Apprendimento, ADHD e supporto allo studio

Nella società sempre più veloce e accelerata nella quale viviamo, cerchiamo di accorciare i tempi per ogni nostra attività.

E così, per essere più veloci anche a pronunciare determinate parole, sono stati creati numerosi acronimi.

Questo è proprio il caso delle difficoltà e dei disturbi che si manifestano prevalentemente all’interno della scuola.

Cosa significano DSA, ADHD e gli altri acronimi?

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono disturbi del neuro-sviluppo che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente.

Si classificano in base alla difficoltà specifica che comportano:

  • Dislessia - disturbo specifico della lettura causato da una eccessiva lentezza o frequenti errori; a causa della fatica nella lettura, si riflette spesso nella comprensione del testo.
  • Disortografia -  disturbo specifico della scrittura .
  • Disgrafia - disturbo specifico della grafia che riguarda la componente motoria della scrittura .  
  • Discalculia - disturbo specifico che riguarda una difficoltà nella manipolazione dei numeri, i calcoli veloci a mente e il recupero dei risultati nelle diverse operazioni aritmetiche.

Questi disturbi dipendono  da un diverso funzionamento del cervello e delle sue modalità di apprendimento. Non sono causati da un deficit di intelligenza, da problemi ambientali o psicologici e nemmeno da deficit sensoriali.

I DSA non sono una malattia in quanto non sono dovuti ad un danno organico, ma un diverso neuro funzionamento del cervello, che necessita di tempi più lunghi e carichi maggiori di attenzione per lo svolgimento di alcuni compiti.

Il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività, o ADHD, è un disturbo evolutivo dell’autocontrollo.

Include difficoltà di attenzione e concentrazione, di controllo degli impulsi e del livello di attivazione motoria. Il bambino che presenta tali problematiche fatica a regolare il proprio comportamento in funzione del trascorrere del tempo o degli obiettivi da raggiungere.

Tutti quegli studenti che, per motivi tra loro differenti (dalle problematiche di apprendimento a quelle emotivi e transitorie) hanno necessità di un'attenzione speciale nel corso del loro percorso scolastico.

Tale attenzione si concretizza in alcune modifiche delle strategie didattiche, pensate ad hoc in base alle caratteristiche dello studente.

I BES nascono in maniera formale nel 2012 con la direttiva ministeriale “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“.

Cosa possiamo fare?

Per migliorare le abilità legate alle competenze dell’apprendimento scolastico si lavora attraverso training specifici di potenziamento che hanno un focus mirato su quelle che sono le carenze presentate, quali lettura, scrittura, calcolo, attenzione.

In aggiunta all’acquisizione di competenze legate al metodo di studio.

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